Luna Park
by William D. Hunter on Lug.21, 2016, under Ponte di Comando
Luna park,
luci c’abbagliano
frastuoni assordanti
moltitudini di genti:
spingono, calpestano
sprizzano euforia.
Un bagliore mi investe
una lampo tra mille lampi
occhi blu cobalto
puntano i miei.
Poi il buio,
null’altro.
La cerco, corro,
d’improvviso lo spazio termina.
Con esso forze e speranze.
Esanime,
cerco un giaciglio
ove poggiare le stanche membra.
Scorgo un angolo buio,
qui regna il silenzio.
Ottimo rifugio
dove celare la delusione.
La vista s’adatta al buio,
prima pece, poi penombra.
Scorgo un giardino lussureggiante,
la radura del silenzio
tra mille frastuoni
delle tenebre tra mille luci.
Mi spingo al confine,
d’incanto la luce della luna
penetra la penombra.
La tua candida carnagione m’appare.
Immobile osservo.
Alzo il capo,
punti i miei occhi.
Mi avvicino.
Mi avvicini.
Mani che si sfiorano
dita che s’intrecciano.
Un torpore mi pervade.
Serro gli occhi,
schiudo le labbra.
La distanza si azzera.
Nessuno schiamazzo,
nessun bagliore.
Il silenzio regna.
Apro gli occhi,
la luce penetra intensa gli stipiti.
Mi sporgo oltre,
il sole è già alto
.